Un’icona da Transformers a Minja Turtles, assente da un po’ di tempo e
ora pronta a tornare in pista. Megan Fox si è raccontata al Jimmy Kimmel
Live, ma la sua apparizione ha lasciato qualche dubbio: che è successo
al viso dell’attrice?
Occhi di ghiaccio, labbra rosse e carnose, capelli neri sciolti sulle
spalle, Megan, mamma di Noah Shannon Green, nato il 27 settembre 2012 e
Bodhi Ransom Green, nato il 13 febbraio 2014, dal matrimonio Brian
Austin Green (da cui ha divorziato la scorsa estate), sembra avere
un’espressione diversa da quella che siamo soliti vedere. Il prossimo
maggio festeggerà 30 anni, anche se ha iniziato da giovanissima la sua
carriera cinematografica. In una recente intervista aveva detto che a 30
anni ci si sente già vecchi, che la Fox abbia deciso di darsi una
rinfrescata? Guardare per credere..
Dama, un ragazzo originario dell'Etiopia, è scomparso lo scorso settembre; due anni dopo che gli avevano diagnosticato un osteosarcoma
e dopo cicli di chemioterapia. Nel 2007 era stato adottato da una
famiglia italiana e pensava di essersi lasciato alle spalle le
esperienze più brutte della sua vita, di quando da orfano era costretto a
vagare per la strada. Il destino lo ha fatto ammalare e morire
giovanissimo.
Il papà, LeonardoFabbretti,
un architetto di Foligno, sta conducendo una piccola battaglia per
avere accesso a parte dei suoi ricordi in quel cellulare di cui non ha
il codice d'accesso.
L'uomo ha raccontato la sua storia a Repubblica: "Quando guardo quel telefonino spento penso a una porta chiusa, Apple mi sta negando una parte dei ricordi di mio figlio, le
ultime foto che ha scattato, le ultime conversazioni con gli amici. E
tutto perché non conosco i quattro numeri del codice di accesso... Dama a
era con noi dal 2007, da quando lo avevamo adottato dall'Etiopia, era
orfano e aveva vissuto un anno in strada... Qui nella cameretta ho il
suo cellulare, un iPhone 6 e non posso accenderlo, lo trovo così
ingiusto... Ho contattato il numero verde di Apple più volte. Sono stati
gentili, hanno aperto la pratica, mi hanno fatto le condoglianze, ma mi
hanno detto che serviva il codice di accesso per poterlo accendere...
Lui mi aveva dato l'accesso al cellulare con l'impronta digitale... io
pensavo potesse bastare quella. Invece una volta spento ho scoperto che
bisogna comunque immettere quel maledetto codice.
Dentro il suo cellulare ci sono le ultime fotografie che Dama ha
scattato: per me sono preziose, sono i suoi ricordi. Non posso accettare
che mi siano tolti".
L'uomo si è rivolto alle associazioni di consumatori e a
degli ingegneri, ha cercato siti pirata ma è stato tutto inutile. Non
molla comunque: "Continuerò la battaglia per recuperare i dati
dell'iPhone di mio figlio, non mi arrenderò. Era anche minorenne, io ho
il diritto di accedere a quel telefonino. C'è dentro un po' della vita
di Dama e non voglio che mi sia sottratta così. Mi hanno detto che
l'unica operazione possibile è resettare l'apparecchio, ma così perderei
i dati, si cancellerebbero i contenuti. I vecchi telefonini avevano due
codici legati alla Sim, il Pin e il Puk, dimenticando il primo si
poteva accedere con il secondo".
Presenta il figlio surrogato nel giorno di San Valentino e fa incetta
di like. "Questo è il San Valentino più felice della mia vita. York,
papà @erikasla e io vi mandiamo tanto amore". Ha cinguettato la modella
americana Tyra Banks, 42 anni, con il figlio York, nato il 27 gennaio
scorso da madre surrogata, tra le braccia.
Solo poche settimane fa
la compagna del fotografo Erik Asla e celebre per il programma
America's Next Top Model aveva annunciato la nascita del piccolo
ringraziando quell'angelo di donna che aveva portato in grembo il suo
piccolo. "Il miglior regalo che potessimo desiderare e per il quale
abbiamo pregato tanto è finalmente arrivato- aveva scritto la modella -
York ha le mie dita e i miei occhi e la bocca e il mento di papà Erik.
Ringraziamo quell'angelo di donna che ha portato in grembo il nostro
bambino e preghiamo per tutte le persone che lottano per raggiungere
questo gioioso traguardo".
Una ragazzina di 12 anni, truccata e vestita da sposa, al fianco di un
uomo sulla cinquantina. Una sposa bambina, uno dei tanti casi in cui
ragazzine appena adolescenti vengono unite in matrimonio a uomini più
adulti, in questo caso in Libano.
Il video ha fatto il giro del mondo, indignando il web: quasi 2 milioni di visualizzazioni dal suo rilascio. Ma non era autentico,
e l’uomo e la bimba presenti erano soltanto attori. Un video
dimostrativo, che ha comunque avuto il merito di spostare i riflettori
su un annoso problema in molti Paesi, in particolare in Libano, in Siria
e non solo, il problema delle donne costrette a matrimoni combinati
anche in tenera età.
Quasi 15 milioni di donne nel mondo, infatti, già dagli 8 anni, vengono
costrette a sposarsi contro la loro volontà, con uomini di 50, 60 o 70
anni: secondo l’Onu, nel 2050 saranno più di un miliardo le vittime di
questo orrore.
Con la sua proposta di matrimonio SteveJones
ha davvero spiazzato tutti: nessuno riusciva a credere che era pronto a
legarsi per la vita a una donna che aveva incontrato solo una volta e
13 anni prima. Ha conosciuto Stephanie Cobb nella
nativa Australia nel 2001. Varie circostanze e la distanza fisica
impedirono loro di frequentarsi, salvo poi rimettersi in contatto due
anni fa grazie a Facebook. Nessuno dei due aveva dimenticato l'altro.
Poco
dopo essersi ritrovati virtualmente è cominciata una lunga relazione
fatta di messaggi, chat e telefonate. A un certo punto Steve ha capito
che doveva abbandonare la sua città, vendere tutto e raggiungerla.
All'aeroporto di Gatwick le ha chiesto di sposarlo ed è solo allora che
si sono scambiati il primo bacio. La coppia si è sposata solo sei mesi
più tardi. "Ero abbastanza scioccata quando l'ho visto in ginocchio -
ha raccontato la donna - Ho detto di sì subito. Mi sembrava la cosa più
giusta da fare. Poi ci siamo baciati per la prima volta ed è stato
meraviglioso... Ci eravamo incontrati a Perth durante una festa e perché
ero andata a trovare mio cugino. Sentivo che c'era qualcosa di forte
tra di noi, ma lui aveva la ragazza e io sarei dovuta tornare a casa mia
nell'arco di pochi giorni".