venerdì 30 ottobre 2015

Pagamenti digitali: JPMorgan lancia la sfida a Apple e PayPal

JPMorgan sfida Apple e PayPal. E si appresta a lanciare, consapevole di essere la maggiore banca americana per asset, il proprio sistema di pagamenti sui dispositivi mobili. Un passo che arriverà a breve e per il quale JPMorgan gode già dell'appoggio di alcune delle maggiori catene, quali Walmart, Kmart e Best Buy.  

A partire dal prossimo luglio i 94 milioni di titolari di bancomat, carte di credito e prepagate di JPMorgan potranno pagare in più di 100.000 negozi negli Stati Uniti mostrando solo il loro cellulare, e potendosi permettere di dire addio alla carta di credito come oggetto fisico, e quindi anche al portafoglio. Il nuovo servizio di chiamerà Chase Pay e sarà disponibile con una app per i dispositivi Apple e Android, o tramite un'altra app chiamata 'CurrentC', che centralizza i programmi fedeltà e applica automaticamente sconti. E questo è considerato il punto di forza e il vantaggio di Chase Pay rispetto alle rivali. Le app per i pagamenti mobili non hanno finora «migliorato significativamente l'esperienza» per i consumatori rispetto alla semplice strisciata della carta di credito, afferma JPMorgan.  La discesa in campo della banca guidata da JPMorgan arriva a poche ore dalla gelata di Square, la societa' di pagamenti guidata dall'amministratore delegato di Twitter, Jack Dorsey. mentre il road show per l'initial public offering si appresta a decollare, Square scivola in rosso e archivia il trimestre con perdite per 53,9 milioni di dollari, la cifra maggiore dal quarto trimestre 2013. I ricavi sono saliti del 46% a 332,2 milioni di dollari, in rallentamento rispetto a una crescita del 50-52% nei trimestri precedenti. In attesa di presentarsi agli investitori per il road show di Square, Dorsey si occupa dei conti di Twitter. Le perdite nel terzo trimestre si riducono a 131,7 milioni di dollari, su ricavi in aumento del 58%.  Ma Twitter delude le attese degli analisti con le stime sul fatturato per il trimestre in corso. I ricavi sono attesi fra 695-700 milioni di dollari, contro i 739 milioni previsti dagli analisti. E il titolo Twitter affond ain Borsa dove arriva a perdere il 10,82%. Brinda invece Apple, che fa pieno di utili e ricavi con il boom della Cina. Rassicurando gli investitori sul rallentamento del Dragone, l'amministratore delegato Tim Cook mette in evidenza che Apple continuera' a investire pesantemente nel paese.  E rassicura anche sull'Apple Watych, la cui domanda e' superiore alle attese. Apple chiude il quarto trimestre dell'esercizio fiscale con un fatturato di 51,5 miliardi di dollari a fronte degli 8,5 miliardi di dollari del 2014. L'utile netto e' salito del 31% a 11,1 miliardi di dollari. «L'anno fiscale 2015 è stato per Apple l'anno di maggior successo di sempre, con fatturato in crescita del 28% fino a quasi 234 miliardi di dollari» aggiunge Cook.  Volano anche i conti di Alibaba, il colosso dell'ecommerce cinese. Spinti dal boom dello shopping online, i ricavi sono saliti del 32% a 3,49 miliardi di dollari, oltre le attese degli analisti che scommettevano su 3,34 miliardi. L'utile e' salito a 3,57 miliardi di dollari, spinto dalla rivalutazione di Alibaba Health. I risultati sopra le attese spingono i titoli di Alibaba, che arrivano a guadagnare il 9,9% a 83,90 dollari per azione.

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